Nietsche
NIETZSCHE
La fedeltà alla tradizione: il cammello
La prima fase del pensiero nietzscheano
- è simboleggiata dal cammello → indica colui che è fedele alla tradizione
- è quella in cui Nietzsche afferma che
- alla base della civiltà greca ci sono due principi
- l‘apollineo → emblema della misura e dell‘ordine
- il dionisiaco → emblema del caos, della potenza creatrice, dell‘ebbrezza e della sensualità
- la tragedia nasce dai canti corali in onore di Dioniso
- cioè ha origine da un’esperienza caotica e irrazionale mediata dalla rappresentazione poetica
- la tragedia inizia il suo declino con Euripide
- infatti nelle sue tragedie predomina il dialogo a discapito della musica e del coro
- la filosofia di Socrate è alla base della decadenza della cultura occidentale
- infatti a partire da essa viene esaltato il pensiero, svalutando la vita concreta e i suoi valori
L‘avvento del nichilismo: il leone
La seconda fase del pensiero nietzscheano
- è simboleggiata dal leone → rappresenta lo spirito libero che si affranca dalla tradizione
- è quella in cui Nietzsche afferma che
- occorre adottare il metodo della scienza per smascherare le false credenze
- infatti le dottrine della metafisica, della morale e della scienza sono invenzioni consolatorie
- « Dio è morto »
- cioè → sono crollate tutte le certezze e i valori assoluti lasciando il posto al nichilismo
- tuttavia → gli uomini non sono ancora pronti ad accettare le terribili conseguenze dell’evento
- per cui hanno sostituito Dio con nuovi idoli (i miti del progresso, della scienza, dello Stato…)
- la morale è uno strumento di dominio
- ad esempio la «morale degli schiavi» (la morale ebraico-cristiana) è prodotta dall‘istinto di vendetta degli uomini inferiori contro i forti
- ha operato un rovesciamento di valori rispetto alla «morale dei signori»
- ossia:
- ha negato i valori di fierezza-salute-forza legati al corpo
- ha affermato i valori di rassegnazione-rinuncia-debolezza legati allo spirito
L‘uomo nuovo e il superamento del nichilismo: il fanciullo
La terza fase del pensiero nietzscheano
- è simboleggiata dal fanciullo → rappresenta l‘oltreuomo, cioè colui che va oltre l‘uomo inaugurando un nuovo inizio
- è quella in cui Nietsche afferma che l‘oltreuomo
- è capace di sopportare le implicazioni della «morte di Dio» e sa dire „sì“ alla vita e godere del corpo e dei suoi valori
- può sopportare l‘idea dell‘eterno ritorno
- cioè l‘ipotesi che la storia sia un grande circolo e che tutto sia destinato a ritornare
- essa è contrapposta all‘idea del tempo lineare, secondo cui la storia è una catena di momenti irripetibili orientati verso un fine ultraterreno
- è espressione compiuta della volontà di potenza, la quale:
- è essenza della vita, cioè impulso a crescere
- è arte, cioè azione produttiva del senso del mondo
- in virtù di tale potenza creatrice → l‘oltreuomo opera una trasvalutazione dei valori
- inaugura un nuovo modo di rapportarsi ai valori, intesi come libere manifestazioni dell’uomo



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